domenica 3 novembre 2013

Recensione: God of War Ascension

Si torna finalmente a scrivere dopo tanti mesi di inattività.. Come potrete vedere tra qualche giorno, il blog subirà delle pesanti modifiche che lo cambieranno radicalmente. Modifiche che servono per rendere più semplici e accessibili le cose a noi e per darci il tempo di scrivere in un periodo in cui il tempo non c'è!
Ma bando alle ciance (Si scrive così? Non ho mai capito questa frase) e cominciamo la nuova recensione!


God of War: Ascension 

Ogni volta che si sente pronunciare il nome di questa saga si salta dalla sedia. Quando annunciarono questo nuovo promettente capitolo, ci furono reazioni di ogni genere. Facciamo alcuni esempi:
  1. Un nuovo god of war? Ma basta, è dal primo capitolo che son tutti uguali!
  2. MA COME MA DOPO IL FINALE DEL 3 COME E' POSSIBILE UN NUOVO CAPITOLO? ADESSO FARO' VENTIMILA STATI SU FACEBOOK PER ESPRIMERE IL MIO DISSENSO SENZA AVER LETTO DI COSA TRATTERA' IL GIOCO
  3. Ommioddio un nuovo God of War, mi sa che è meglio cominciare a farsi le seghe
E poi ci sono io: Un nuovo God of War le cui premesse sembrano interessanti ma non scioccanti? Aspetterò qualche mese e lo comprerò in limited a 20 euro, beccandomi gioco e statua cazzuta. E così fu.
E dopo una ventina di ore di gioco e un platino in arrivo, ecco le mie impressioni! 

Trama 

Iniziamo dicendo che questo titolo è un PREQUEL, che sta ancora prima di Chains of Olympus. Le premesse del gioco sono queste: Kratos ha rotto un patto di sangue con Ares, dio della guerra, e per questo è condannato ad essere inseguito dalle Furie che dovranno imprigionarlo. Ed è proprio dalla prigionia di Kratos che comincia il gioco, con la solita inquadratura a mezzo volto che contraddistingue tutti i capitoli della saga e con la violenza gratuita che si vede dal primo minuto di gioco. Kratos si libera per mezzo di Megera, una delle Furie, e comincia così un inseguimento che porterà a salti temporali, brutali omicidi e altri dei da aggiungere alla lista di sterminio del futuro dio della guerra. Premesse sciocche che però portano ad una trama articolata e ben riuscita, senza però risultare epica come quella della trilogia originale. 

Gameplay

Chi non conosce il gameplay di God of War? Inquadrature fisse, telecamera non controllabile, armi da potenziare, magie da sbloccare e nemici da fare a pezzi a colpi di elaborate combo di tasti. Insomma, la struttura non cambia. Andiamo a vedere quindi dove sono le novità. Le prese non si effettueranno più con il tasto O ma con R1, cosa che si fa sentire all'inizio ma che diventa automatica nell'inoltrarsi del gioco. Le magie, in questo capitolo, saranno direttamente legate alle armi.
Avremo quindi le spade di fuoco, di ghiaccio, elettriche e formate dalle anime di Ade. Man mano che potenzieremo ognuna di queste sbloccheremo nuovi attacchi fino ad arrivare ad un devastante attacco attivabile con il consueto R2. Oltre a queste, avremo anche due nuovi strumenti di morte. L'amuleto di  Uroboro e la pietra del giuramento di Orkos. La prima ci permetterà di ricostruire o disintegrare interi pezzi di scenario con un effetto slow motion degno di un film, la seconda creerà un nostro doppione che ci aiuterà a risolvere degli enigmi. Entrambe possono essere potenziate e utilizzate in combattimento, per rallentare i nemici o per fornirci un valido alleato in battaglia. Ma la vera novità non riguarda niente di tutto questo. Sarà infatti possibile raccogliere le armi dei nemici per usarle contro di loro, donando ai combattimenti una nuova varietà e un nuovo tipo di divertimento.  Sicuramente una mossa azzeccata da parte dei Santa Monica per rinnovare senza stravolgere uno stile di gioco ormai consolidato e diventato capostipite nel suo genere. 

Comparto Tecnico 

Niente da dire. Niente da criticare. Anche se l'impatto risulta meno impressionante di God of War III, il gioco è una vera gioia per gli occhi. Grafica pompatissima, fluidità e bellissimi effetti di luce contribuiscono a rendere questo nuovo capitolo del brand il più curato graficamente, e anche se non sembra a prima occhiata, le differenze con il terzo capitolo ci sono e si vedono. Unica cosa che mi ha lasciato un po' perplesso, il redesign di alcuni nemici come le gorgoni o il minotauro. Si poteva fare di più sotto questo punto di vista. Alcuni nemici sembrano essere usciti da un cartone animato Disney. L'elefante gigante sembra la madre di Dumbo incazzata. Il modello di Kratos, al solito, è curatissimo nei minimi particolari, e anche gli ambienti, per quanto meno interessanti del solito, sono ben strutturati.


Comparto Sonoro 

Impossibile non amare la colonna sonora di God of War, ogni capitolo spruzza epicità da tutti i pori, con delle musiche davvero azzeccate e cazzutissime, in ogni momento del gioco. Anche gli effetti sonori non sono da meno. Le urla di Kratos non sono mai state così curate. Il doppiaggio italiano fa la sua porca figura, anche se sicuramente quello inglese sarà ancora più arrapante. Non troppo convincente il doppiaggio della regina delle furie, Aletto, che a volte sembra incazzata quando è calma e calma quando è incazzata. Ma sono dettagli che sicuramente non rovineranno un prodotto di grande qualità. 

Longevità 

Longevità. Altra parola con cui ogni fan della saga trema. Diciamo che sotto questo punto di vista tutti i giochi della serie non hanno brillato, con una campagna della durata massima di 10 ore  (gow2) e tutte le altre con una media delle 6/7. Anche questo capitolo non si discosta molto. Io l'ho concluso in 7 ore e mezzo in modalità normale, che arrivano a 9 ore per aver ripetuto  i capitoli in cerca di trofei mancanti. Lo sto giocando adesso a difficile e non sto trovando molte difficoltà, il tempo di gioco è sempre quello, ma magari varierà quando troverò gli ultimi boss. Ad aiutare molto è un comparto online solido e ben strutturato, interessante e innovativo che purtroppo non ho potuto approfondire più di tanto per motivi di tempo, ma che comunque non sembra affatto male ed è sicuramente una buona offerta per continuare a giocare il titolo anche dopo una ventina di ore di gioco piene. Non sono presenti sfide degli dei o arene aggiuntive, fatto molto strano vista la loro presenza in ogni capitolo della saga. 

Commento finale

God of War Ascension non si discosta molto dai canoni della saga,  osa qualche cambiamento ma niente di radicale, qualche variazione nel gameplay ma niente di sconvolgente. E' il solito gioco che abbiamo sempre apprezzato, e questo titolo non è da meno. Pur con una trama meno 'epica' ,nel vero senso della parola, e un'ambientazione meno azzeccata dei capitoli precedenti, rimane un prodotto imperdibile per i fan della saga, che saranno certamente felici di rimettere mani su Kratos dopo gli sconvolgenti avvenimenti del terzo capitolo. Consigliato? Certo, ma non a più di 40 euro. Se lo trovate a meno, prendetelo senza pensarci due volte. (Alex)
Voto finale: 9

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