mercoledì 24 luglio 2013

Recensione - Deus Ex :Human Revolution


Sono stati pochi i titoli Stealth mostratisi in questi ultimi anni, specialmente per console attuali.
Il titolo che ho intenzione di recensire quest'oggi è un titolo particolare in quanto molti oserebbero definirlo una pietra miliare dei giochi Stealth mentre alcuni che molto probabilmente hanno giocato con un ritmo di gioco frenetico e tipico dei recenti FPS potrebbero attribuire a Deus Ex: Human Revolution un genere Action quasi simile ad uno sparatutto tattico.
Il Brand di Deus Ex si è distinto dagli altri giochi proprio per essere giocato in entrambi i modi, lasciandoci scegliere liberamente quale delle due tecniche di gioco adottare.
Il titolo, sviluppato da Eidos Montréal e uscito nell'agosto 2011 ha sin da subito spopolato proprio perché ha rappresentato una svolta che pochi giochi ormai sapevano veramente dare a questa generazione videoludica ormai al termine.
Basti pensare che i primi capitoli della saga hanno suscitato parecchio interesse e ad otto anni di distacco da Deus Ex :Invisible War nasce il prequel tanto atteso:


Deus Ex :Human Revolution è infatti il prequel dei precedenti giochi, quando le biotecnologie iniziarono a prendere vita e quando la produzione di innesti ad opera delle industrie Sarif stava incominciando a fare il suo corso.
Impersoneremo i panni di Adam Jensen, ex-poliziotto costretto, durante un burrascoso incidente che non sto di certo qua a dirvi, a legarsi con gli innesti per sopravvivere.
Più avanti nella campagna ci renderemo conto che possedere una simile tecnologia a nostra disposizione può, il più delle volte, essere di grande aiuto.


Avremo modo di potenziarci ancora di più con un sistema di Kit Praxis utilizzabili nel menu di gioco premendo il tasto Select e selezionando quello che più ci aggrada come la capacità di adoperare l'invisibilità o migliorando le attività respiratorie e quindi inalare gas tossico senza problemi e così via..
Come potete intuire la scelta dei power-up è veramente vasta e pronta a soddisfarci nelle situazioni più disparate.
Ciò che caratterizza il gioco però, non è tanto la presenza degli innesti quanto di una vasta matassa di domande a cui Jensen vorrebbe dare delle risposte.
Più di una volta verremo incaricati dal nostro Tecnico/Assistente Pritchard o anche dallo stesso Sarif a svolgere determinate missioni che il più delle volte consistono nel recuperare delle informazioni su chi è contro le bioteconolgie ma sopratutto chi trama contro Sarif e la sua società.
Se a questo accompagniamo il fatto di poter usufruire e svolgere alcune delle missioni secondarie presenti nelle città di Detroit, Chinatown e molte altre location otteniamo un gioco abbastanza longevo intorno alle 10-12 ore.

Una delle tematiche toccate in questo titolo è senz'altro il Transumanesimo, il movimento culturale che cerca di utilizzare la scienza e la tecnologia per migliorare le capacità fisiche e intellettuali dell'uomo.
Un'altra importante tematica è il problema etico legato ai limiti di sperimentazione scientifica sull'uomo, come anche il conflitto fra scienza e fede, messo in evidenza nel gioco facendo riferimento alle sette massoniche, che hanno come massima manifestazione la società segreta degli Illuminati.
Il messaggio che Deus Ex: Human Revolution vuole trasmetterci è quello che l'eccessivo desiderio di conoscenza unito ad un elevato progresso tecnologico porta inevitabilmente alla distruzione.


Quello che mi sono chiesto sin da subito è come mai hanno attribuito alla Saga il prefisso "Deus Ex".
Il tutto è ovviamente riconducibile al "Deus ex machina", ovvero il dio dalla macchina, che nel teatro antico greco e latino simboleggiava la divinità che dall'alto risolve una situazione problematica. 

Ma parliamo del gameplay vero e proprio:


Particolarità indiscussa del brand è stata sin da subito la possibilità, in determinati momenti del titolo, di adoperare quello che Adam in qualità di agente professionista sa fare meglio, l'uso della retorica.
In casi estremi, saremo costretti a scegliere diverse opzioni che porteranno diversi risultati a seconda dell'esito della reazione della persona che stiamo cercando di manipolare.
Questo è un elemento molto interessante che ci fa capire come siano stati curati i dialoghi, articolati a seconda delle nostre scelte.
A questo si aggiunge il sistema Hacking che consiste in un mini-gioco utilizzabile lungo il corso della campagna.


E' giusto spendere due parole sull'Hacking proprio perché, se violiamo i terminali e le serrature nella maniera corretta, possiamo saltare intere aree di combattimenti, disinnescare torrette e robot ma sopratutto possiamo sfruttare la nostra astuzia e la nostra capacità di vero Deus Ex.
Lo scopo di codesto mini-gioco è quello di recuperare i file di decriptazione in un determinato arco di tempo, nel caso in cui venissimo scoperti dal database madre che ci ostacolerà il più delle volte.
Per evitare ciò, potremmo utilizzare dei virus nuke o dei semplici file di sistema per raggiungere il nostro obiettivo e violare la rete nel migliore dei modi.
Se a questo aggiungiamo un inventario vasto e ricco di armi di tutti i generi con la possibilità di combinare e potenziare il nostro arsenale e assemblare diverse tipologie di granate per creare delle mine, allora lo stile diventa ampio e variegato.


Personalmente, all'inizio non capivo proprio niente del gioco, in quanto lo giocai senza capire cosa stesse effettivamente succedendo, scaricando interi caricatori sui nemici e procedendo avanti nelle aree di gioco con il solo compito di arrivare ad un punto ben preciso.
Finii che lo abbandonai perché rimasi bloccato ad un boss.
Qualche mese dopo ripresi il titolo e lo giocai sin da subito a difficoltà massima senza attivare allarmi e senza uccidere le guardie ma solo stordirle e credetemi se vi dico che se giocherete in un futuro a Deus Ex: Human Revolution con queste credenziali, non vi annoierete mai e non troverete alcuna difficoltà (apparte le boss battle) proprio perché è un gameplay pensato apposta per i vecchi giocatori..
Infatti Deus Ex non è di certo un gioco che consiglio a tutti proprio perché chi è abituato con questa generazione potrà trovarsi in difficoltà come il sottoscritto, ma se adopererete l'astuzia, l'ingegno, ma sopratutto darete spazio all'improvvisazione nel superare le aree di gioco, allora non avrete problemi di nessun genere.


Ma Deus Ex: Human Revolution è veramente questo grande capolavoro?
Io lo definirei una pietra allo stato grezzo che avrebbe bisogno di essere modellata per diventare un gioiello perfetto perché, oltre ad avere numerosi "pro" come gioco, possiede delle piccole pecche ed imperfezioni.
Un problema che non è poi così grave bensì fastidioso che ho riscontrato è quello dell'adattamento del doppiaggio sui personaggi, spesso con voci non azzeccate ma sopratutto con un ritardo sul labiale a dir poco osceno.


Se a questo aggiungete un sistema di texture grafiche che non rende molto l'andatura e la forma dei personaggi potrebbe quasi essere considerato un titolo della scorsa generazione.
Un'altra cosa che ho odiato di questo gioco sono proprio le boss battle.
Se da un lato sono ben curate e il più delle volte interessanti, dall'altro potrebbero snervarvi e farvi passare la voglia di giocare proprio perché (nel mio caso) non capivo perché in un titolo ottimo come Deus Ex: Human Revolution abbiano voluto mettere queste aree di gioco che puntano all'azione.
La cosa bella nell'aver giocato il titolo alla massima difficoltà è stata proprio quella di essermi confrontato in prima persona con un'intelligenza artificiale distinta e, lasciatemelo dire, cazzuta, proprio perché basta un minimo errore o scegliere un riparo poco appropriato ad allertare le guardie che cominceranno a crivellarci di colpi e a chiamare i rinforzi.


In conclusione, reputo Deus Ex: Human Revolution, un ottimo lavoro da parte dei ragazzi di Eidos Montréal che hanno riportato in vita un brand storico rendendolo nel migliore dei modi, mettendoci amore ma sopratutto passione.
Basti pensare alle musiche ma sopratutto alle ambientazioni utilizzate, come se ci volessero proiettare in un era dove l'uomo e la macchina diventano una cosa sola grazie al progresso delle scientifico e biotecnologico.

De dovessi dare un voto a questo gioco darei un bell' otto e mezzo.
Spero che la recensione vi sia piaciuta ma sopratutto vi abbia placato ogni singolo dubbio su questo bellissimo titolo.
Come allegato avevo pensato di mettere la OST del gioco, vi consiglio caldamente di ascoltarla durante la lettura di questa recensione.


Prossimamente recensirò ancora, di cosa si tratterà?
Alla prossima Gamers, Stay Gamer! (Roby)


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